Nella vera meditazione l’attività mentale si riduce a livelli minimi.
Si tratta semplicemente di sedersi senza fare nulla, come dicono i praticanti della filosofia zen.
È lasciare la mente in bianco osservando con calma i suoi movimenti, i suoi pensieri, con molta attenzione, ma senza intervenire. Le immagini verranno alla nostra mente e allo stesso modo se ne andranno per lasciare il passo ad altre. Non dobbiamo preoccuparcene; la mente è come uno specchio. Il suo lavoro è riflettere le immagini, ma noi non siamo quelle immagini. Non siamo nemmeno la mente. Essa è solamente uno strumento del quale dobbiamo servirci.
La meditazione pulisce questo specchio e affina lo strumento, affinché attraverso di esso possiamo raggiungere il punto più elevato, arrivare a essere coscienti del nostro vero sè, dell’unità di tutte le cose, dell'Unità con Dio.
Meditare non è pensare, non è immaginare e nemmeno visualizzare.
Tutte queste attività sono utili e compiono una funzione insostituibile nel sentiero spirituale, ma non sono la meditazione.
I nostri amati Angeli conoscono l’importanza della meditazione e quindi sono sempre disposti ad aiutarci. Questi sette accorgimenti possono essere utilizzati come una piccola guida:
- Adattiamo l’ambiente intorno a noi: Abbassiamo la luce sistemando magari anche qualche candela, possiamo ascoltare della musica rilassante, o accendere anche dell’incenso se sentiamo che possa esserci d’aiuto. Sono ottimi e consigliati gli Incensi degli Arcangeli.
- Sediamoci in una posizione comoda, con la schiena eretta, i piedi appoggiati al suolo e le mani appoggiate sulle cosce.
- Chiudiamo gli occhi e diventiamo consapevoli della nostra respirazione per qualche istante.
- Recitiamo una preghiera mentale ai nostri fratelli di Luce, gli Angeli, affinché ci proteggano e ci aiutino nella meditazione che inizia. Non c’è bisogno che pronunciamo la preghiera, nemmeno mentalmente. Un pensiero veloce è sufficiente. Poi li possiamo già visualizzare mentre con le loro ali formano un arco sopra la nostra testa, avvolgendoci completamente a una certa distanza e formando una vera catena protettrice sopra di noi, davanti, dietro, sopra e sotto di noi. Allo stesso tempo li visualizziamo invocando la Luce che scenda su di noi dall’alto.
- Quando abbiamo stabilito l’aiuto e la protezione Angelica dimentichiamocene e concentriamoci di nuovo sulla nostra
respirazione. Possiamo contare sette o nove cicli respiratori completi. Non dobbiamo cercare di respirare in un modo particolare, non dobbiamo fare alcunché, dobbiamo solo lasciare che la respirazione fluisca in maniera naturale.
- Questo non far nulla è di per se stesso meditazione. Ad alcune persone è di aiuto fissarsi, mentalmente, in un punto situato sopra al naso, fra gli occhi, il cosiddetto terzo occhio o chakra frontale. Altri preferiscono farlo nel punto sopra la testa, il chakra della corona o Loto dai 1000 petali. In realtà è indifferente e possiamo farlo come più ci piace. Possiamo anche fissarci assolutamente nel nulla.
- Quando sentiamo che è arrivato il momento giusto torneremo a essere coscienti del processo respiratorio nel giro di pochi cicli. Al termine della meditazione, ringrazieremo mentalmente gli Angeli per l’aiuto e la protezione, assicurando loro che in cambio possono contare su di noi per ciò che desiderano. Poi muoviamo leggermente le dita dei piedi e in seguito le mani, e per ultimo potremo aprire gli occhi, considerando conclusa la sessione.
Durante la meditazione possono capitare dei fenomeni occasionali, potremmo avere delle visioni o è possibile che si verificano delle coincidenze inspiegabili. Dobbiamo considerarlo solo come dei segnali lungo la strada, come indicazioni che ci spronano a continuare, senza dar loro un’importanza che in realtà non hanno.
Per quanto tali fenomeni possono apparire straordinari, dobbiamo continuare il nostro cammino. La nostra meta è la realtà, non i suoi riflessi, per quanto questi possono essere brillanti. Chiediamo agli Angeli che ci aiutino a non deviare dal sentiero.
Gli Angeli conoscono l’importanza della meditazione e saranno sempre pronti ad aiutarci durante la meditazione. In più, coloro che ci hanno aiutato e protetto la prima volta desidereranno farlo di nuovo, in modo che fra noi e loro si stabilisca una relazione molto forte, forniremo una specie di società, di squadra.È la fratellanza degli Angeli e degli uomini.